L’edificio oggetto dell’intervento di riqualificazione si trova nella zona sud di Roma, in un’area industriale nella campagna romana.
Il progetto prevede la ristrutturazione , la parziale demolizione e l’ampliamento di uno stabilimento industriale realizzato negli anni ’80 e composto principalmente da una palazzina uffici ed un’area di produzione .
Le parti, tra di loro slegate, realizzate con tecniche costruttive diverse, danno al fabbricato una immagine confusa.
L’esigenza della committenza è quella di aumentare la superficie di produzione e di dotare lo stabilimento di una serie di servizi, quali mensa, aule didattiche e spazi comuni per i dipendenti e di migliorare l’immagine dell’azienda in un momento di incremento e sviluppo.
L’intervento si definisce attraverso una stecca, parallela al lato lungo del capannone della produzione, che contiene su due livelli gli spazi dedicati agli uffici e ai servizi per i dipendenti.

L’andamento lineare e unidirezionale di tale elemento, rafforzato dai telai metallici che si tendono verso la campagna, accompagna l’ampliamento della zona produttiva realizzando un fronte unitario ma contemporaneamente articolato dalla realizzazione di tratti vuoti, delineati da telai metallici, che modulano la facciata in alternanza a dei pieni realizzati con mattoni facciavista. La palazzina uffici, incorporata, mostra solo l’ultimo piano chiuso con un fronte realizzato con barre di U-glas.
La copertura in zinco-titanio diventa prospetto piegandosi sulla facciata.
Sul lato opposto dell’opificio viene realizzata una ampia baia di carico con una batteria di portoni sezionali.